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Channel: novelz » la centoventotto rossa
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Senza titolo

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La cosa che ho imparato con sicurezza negli ultimi due anni è che da soli le cose non vengono mai perfettamente bene – a meno di essere dei one man band formidabili con mille e una doti, ma non è il mio caso.

Qualche settimana fa la centoventotto rossa ha compiuto due anni: il fatto non vuole dire nulla nello specifico, tranne che, forse, è arrivato il momento di dirle arrivederci: non addio, perché non si può, ma arrivederci sì. Con convinzione e l’ultimo giro in macchina insieme che sarà venerdì 9 a Milano al Circolo Arci Simonetta, alle 21.30. Ci saranno anche delle copie speciali su cui ha disegnato apposta tostoini.

Però, visto che è un arrivederci, faccio anche questa cosa che fanno a Sanremo dopo la premiazione del vincitore: ringrazio uno a uno tutti quelli che hanno voluto questo libro (sono 437), che si sono presi la briga di commentarlo e di dirmi cosa proprio non andasse bene e cosa invece è bellissimo: in questi due anni mi è servito molto pensare a queste cose, sia per tornare indietro e credere di non essere minimamente capace, sia per guardare avanti e constatare che, invece, non è esattamente così.

Poi ringrazio tutti i lettori che mi hanno accompagnato nei vari reading, c’è un posto qui, in basso a destra, in cui dovreste esserci tutti.
Infine grazie a tostoini, che mi ha regalato una copertina orizzontale – e già questo è un fatto eccezionale – e è stata la madrina di questa macchinina di carta.

Casa del Disco di Faenza, 22.10.2010 ( Foto di Silvia Canini )

Qui è dove abbiamo cominciato.
Due anni sono pochi, due anni nella vita di una persona sono davvero pochi; a me, però, in questi due anni è successo di tutto.


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